Progetto PANTHAKÙ -
educare dappertutto |
Laboratorio Teatro per Ragazzi dai 11 ai 13 anni
2° anno di attività
Direzione artistica Nicolantonio Napoli
INSEGNANTI: Antonetta Capriglione, Carlo Roselli,
Nicolantonio Napoli
ORARIO: Una volta alla settimana, il Venerdì dalle
13:10 alle 16:15
DURATA CORSO: 8 mesi (Ottobre – Maggio)
NUMERO MAX DI ALLIEVI: 20 per classe
SEDI E GIORNI: Pagani – Teatro Centro Sociale -
Venerdì
COSTO: 35€ mensili + Iscrizione 20€
OBIETTIVO DEL LABORATORIO
Il Laboratorio di Teatro per Ragazzi, al suo 2° anno
di attività ha inteso raffigurarsi come una vera e propria Bottega
di formazione. Un piccolo laboratorio artigianale capace di favorire
la socializzazione, stimolare la curiosità e le capacità creative,
aprire uno spazio al mondo dell’immaginazione e offrire occasioni
utili alla crescita dei nostri ragazzi. Il teatro è portatore di un
alto valore educativo, culturale e didattico, ed è determinante per
lo sviluppo conoscitivo e per il processo d’apprendimento perché
valorizza gli insegnamenti della scuola di base e diviene importante
mezzo di collegamento tra i saperi. Il teatro è un grande momento di
crescita, un gioco altamente formativo, un pretesto per comunicare,
capire, comprendere il proprio rapporto con lo spazio e conoscere se
stessi e gli altri. Una proposta educativa e culturale
particolarmente interessante, dalle molte implicazioni e
sfaccettature.
L’improvvisazione giocosa guiderà i nostri passi tra colori, musica
e voci, e si affronteranno temi quali l’amore o l’amicizia, ma anche
sentimenti meno piacevoli, come l’odio, la violenza, l’intolleranza.
Camminate buffe, allegre marce, corse al rallentatore, salti come se
si volasse, canti, maschere e costumi, ci avvicineranno pian piano
ad un mondo magico e stimolante.
Momento finale del percorso sarà lo spettacolo di fine anno che
verrà presentato alle scuole del territorio e pubblicamente alla
città, per gioire insieme di un’esperienza affascinante che maturerà
il proprio rapporto col mondo.
FREQUENZA
Una lezione settimanale, da ottobre a maggio il
Venerdì, dalle ore 13:10 alle 16:15.
Ad esse si aggiungono le ore necessarie alla finalizzazione
dell'allestimento di uno spettacolo di fine anno accademico che sarà
poi presentato pubblicamente in teatro a famiglie e operatori.
COME ACCEDERE
Per accedere al Laboratorio di Teatro per Ragazzi è
sufficiente un breve colloquio con la dirigente scolastica dell’IC.
Principe di Piemonte o con il responsabile del Corso dopo il quale
sarà possibile formalizzare l’iscrizione.
I colloqui e le
iscrizioni si terranno a cominciare dal 1 settembre e per tutto il
mese di settembre e gli inizi di ottobre 2020 presso la scuola.
Il corso è a numero chiuso.
DISCIPLINE DI STUDIO
• Recitazione e Improvvisazione
• Giochi Teatrali e Drammatizzazione
• Dizione e Fonetica
• Mimica e Gestualità
• Le Maschere della Commedia dell’Arte
• Educazione al Canto e alla Musica
• Espressione del corpo
I DOCENTI
I Docenti della Scuola di Casa Babylon sono tutti attori diplomati
nelle migliori Accademie Nazionali di Arte Drammatica, laureati
nelle Discipline di Arte, Musica e Spettacolo, Assistenti Sociali,
Animatori Socio Culturali e Musicisti con all’attivo importanti
esperienze di lavoro e/o di studio al fianco di artisti di rilevanza
Nazionale e Internazionale e con alle spalle una attività
ininterrotta di docenza, formazione e didattica teatrale almeno
ventennale.
SINTESI
Il progetto insiste sui comuni di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di
Caserta, di Castellamare di Sabia, in provincia di Napoli, e
Salerno. Il progetto “Panthakù. Educare Dappertutto” ha l’obiettivo
di contrastare la dispersione scolastica e l’impoverimento educativo
e culturale dei territori. L’iniziativa si articola in tre
interventi distinti in base ai destinatari. Per i docenti si prevede
un’azione di formazione su competenze relazionali e metodologie
innovative, al fine di promuovere un rinnovato ruolo educativo. Agli
studenti si propongono attività laboratoriali a carattere sportivo e
artistico-ricreativo, da realizzarsi sia nel tempo scolastico che
extra-scuola; per gli studenti con fragilità si prevede il
tutoraggio di pari.
Le famiglie saranno facilitate nell’avvio di
associazioni dei genitori e in iniziative di reciprocità e
prossimità. I diversi interventi confluiscono nel rafforzamento di
micro-reti territoriali, il cui elemento catalizzatore è la scuola.
I destinatari dell’intervento sono 80 insegnanti, 500 adolescenti
tra gli 11 e i 14 anni e circa 600 nuclei familiari.
PARTENARIATO
A.S.D. Rari Nantes Nuoto Salerno, Acli sede provinciale Salerno,
Agape Fraterna Onlus, Associazione Campania Danza, Associazione
Compagnia del Giullare, Associazione Culturale Funneco, Associazione
Culturale Saremo Alberi.Libroteca, Associazione Casa Babylon Teatro,
C.S.I. Comitato Provinciale di Salerno, Centro Sportivo Italiano –
Comitato Provinciale di Napoli, Centro Sportivo Italiano Caserta,
Cna Caserta, Cna Napoli associazione territoriale, Comune di
Castellammare di Stabia, Comune di Salerno, Comune di Santa Maria
Capua Vetere, Confederazione nazionale dell’artigianato e della
piccola e media impresa, Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana,
Human Foundation Do&Think Tank per l’Innovazione Sociale, I.C.
Principe di Piemonte, Istituto Comprensivo Calcedonia, Istituto
Comprensivo “Luigi Denza”, Istituto comprensivo Rita Levi
Montalcini, Vela Centro Servizi Sociali.
Il “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”,
è nato da un accordo tra Fondazioni di origine bancaria e Governo.
Soggetto attuatore del Fondo è l’impresa sociale “Con i
Bambini” – nata il 15 giugno 2016 interamente partecipata
dalla Fondazione CON IL SUD.
L’iniziativa è rivolta a
organizzazioni del terzo settore e mondo della scuola ed è destinata
al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli
ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la
piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.
Il
Bando dedicato all’adolescenza (11-17) si prefigge di promuovere e
stimolare il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono
scolastici, nonché situazioni di svantaggio e di rischio devianza,
particolarmente rilevanti tra gli adolescenti che vivono in contesti
ad alta densità criminale. Le proposte mirano a ri-avvicinare i
giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti
rischi di dispersione; la promozione della “scuola aperta”, ossia un
luogo di apprendimento, confronto, socializzazione e crescita, con
l’auspicata partecipazione, fin dalla fase di progettazione, degli
Istituti scolastici.
Attraverso la combinazione di attività
scolastiche, attività extra-scolastiche e tempo libero si
sperimenteranno soluzioni innovative e integrate, volte a prevenire
e a contrastare la dispersione e l’abbandono scolastici, nonché ad
arricchire di contenuti e di esperienze i processi di apprendimento,
a sviluppare e rafforzare competenze sociali, relazionali, sportive,
artistico-ricreative, scientifico-tecnologiche, economiche e di
cittadinanza attiva, e a contrastare lo sviluppo di dipendenze e del
fenomeno del bullismo.
Ambito di intervento del progetto
Quello della dispersione scolastica è un problema all’ordine del
giorno sia per l’agenda europea che per quella nazionale (tasso del
17%). La Campania si colloca tra le regioni con il tasso di
dispersione più elevato (20%). Il fenomeno è spesso connesso a
disagio familiare e sociale, da qui la necessità di agire, in ottica
preventiva, sul contesto socio-familiare di appartenenza. Analisi
dimostrano, poi, un’alta incidenza nella fascia 11-14 e nel
passaggio dalla scuola media a quella superiore, indice questo di
una debolezza strutturale e delle istituzioni scolastiche e del
contesto familiare e sociale nel saper indirizzare il ragazzo verso
un percorso formativo adatto alle sue esigenze peculiari.
La
scarsa consapevolezza e adesione da parte della comunità al proprio
ruolo di ambiente che si prende cura ed educa, contribuisce ad
acuire questo disagio e a cronicizzare fenomeni di drop out o di
dispersione.
Da qui la scelta di lavorare in Campania, in
particolare a Salerno e in quartieri caratterizzati da forte
deprivazione e disagio, di operare sia sulla scuola (come punto
nevralgico e imprescindibile del percorso educativo) che sulla
comunità (come spazio di relazioni che deve assumersi la
responsabilità di contribuire attivamente ai processi di
apprendimento dei giovani in primis e della comunità stessa, poi.).
DESTINATARI INDIRETTI
I giovani che avranno modo di sperimentarsi come tutor e mentori dei
ragazzi, artigiani e commercianti che potranno assumersi l’onore di
“insegnare un mestiere”, artisti e musicisti che avranno modo di
condividere la propria arte con i ragazzi, i genitori e la comunità
nel suo complesso che si riconoscerà come comunità educata ed
educante.
Video: Martin Senzasperanza