Primavera Teatro 2016 - 2017 (Dodicesima Edizione) |
Venerdì 27 e Sabato 28 Gennaio 2017
Compagnia La Mansarda - Caserta - Progetto Shoah
L'AMICO RITROVATO da Fred Uhlman
Con
Rodolfo Medina, Gabriele Formato, Gaetano Franzese
Scene: Armando Alovisi
Drammaturgia: Roberta Sandias
Regia: Maurizio Azzurro
Tecnica: Teatro d’attore
Durata: 70 minuti
Età consigliata: 12 - 18 anni
Lo spettacolo ripercorre la vicenda dell’omonimo romanzo di Fred
Uhlman che narra dell’amicizia, nata sui banchi di scuola, tra
due ragazzi completamente diversi per estrazione sociale e
carattere.
Hans ha origini ebree e Konradin proviene da una nobile famiglia
tedesca. Il romanzo è ambientato a Stoccarda, durante gli anni
dell’ascesa del Nazismo.
Il legame dei due ragazzi, profondo e sincero, viene
barbaramente spezzato dall’ascesa al potere di Hitler. Konradin,
che proviene da una famiglia filonazista, si schiera dalla parte
del potere appoggiando le scelte del Dittatore e per non
mettersi in cattiva luce decide di non frequentare più l’amico
ebreo. Hans emigra da parenti americani, mentre i genitori
restano nella loro terra, fino a scegliere il suicidio pur di
evitare la persecuzione.
Nel cuore di Hans, che sopravvive all’Olocausto, resta
devastante e aperta la ferita del tradimento dell’amico, un
dolore che lo accompagna quotidianamente, misurandosi con la
tragedia dello sterminio del suo popolo che ha segnato la sua
vita.
Il peso dell’amicizia rinnegata è uguale a quello dell’umanità
violata, una sorta di sovrapposizione tra la tragedia personale
e quella collettiva del suo popolo. Dopo molti anni, raggiunto
da un opuscolo della sua ex Scuola che propone la costruzione di
un monumento agli ex alunni caduti nella Seconda guerra
mondiale, Hans, tra i nomi elencati, legge quello di Konradin,
giustiziato perché coinvolto nel complotto organizzato per
uccidere Hitler.
Quest’informazione lo colpisce e lo commuove, consentendogli di
ritrovare l’amico al di là della morte, e riconciliarsi con lui.
Ed è proprio la riconciliazione la parola chiave dello
spettacolo, che ripercorre, attraverso flash back, i ricordi di
Hans, ormai adulto, e le vicende della sua giovinezza, offrendo
così il pretesto per indagare sugli orrori della Shoa, ma anche
per ribadire che valori come l’amicizia e la solidarietà, se
profondi e
radicati, riescono a sopravvivere a tutte le dure prove che la
vita ci sottopone, anzi, maggiore è il travaglio,
più forte è il conforto che da essa si può trarre.